Recent Posts From All Categories
The Wholly Family, il cortometraggio onirico ambientato a Napoli
Il fascino di Napoli spesso risiede nelle sue assurdità. Girare per le...
‘O guappo ‘e cartone
“O guappo”. Una parola che ancora rimbomba, e si ripete ancora nelle...
Alla scoperta del Museo di Antropologia
Era il 1780 a.C., quando un boato assordante scosse d’improvviso...
La prima nave a vapore italiana fu costruita a Napoli: La Ferdinando I
Il Piroscafo Ferdinando I solcò i mari del Mediterraneo per la prima volta nel 1818. Conoscete la sua storia?
Napoli, la patria del gelato (in America)
Se qualcuno lanciasse un sondaggio su scala mondiale chiedendo quale sia sia...
Plissé Papoff: la rinascita di un’arte
Scorrendo veloci fra le minuscole pieghe del cartone le dita producono un...
Pippa la Catanese, confidente della Regina
Iniziamo col dire che il suo vero nome era Filippa, ma, sin da piccola,...
La strega di Port’ Alba
Stava sempre lì, ogni giorno; instancabile la si trovava dietro il...
Il Liberty a Napoli: Palazzo Mannajuolo
Palazzo Mannajuolo è uno degli edifici più rappresentativi di Napoli e del quartiere Chiaia, grazie al suo meraviglioso stile liberty.
La Regia Strada di Ferro: brandelli di ricordi di quella che fu
ferro ferro « Domani il Conte inaugurerà la nuova strada...
Popular Posts This Week
‘O guappo ‘e cartone
“O guappo”. Una parola che ancora rimbomba, e si ripete ancora nelle conversazioni per indicare un giovane strafottente, sicuro di sé, forse un troppo, spesso con comportamenti da bullo. “Chill, vo fa o guappo” Ma da dove viene? L’origine è ancora discussa. Sicuramente si fa risalire al secondo Dopoguerra. C’è chi dice che derivi dallo spagnolo “guapo” che in italiano vuol dire “bello”, che ha tra altre accezioni “uomo rissoso e millantatore”. La parola spagnola si rifà al latino “vappa” (in senso figurato un degenerato, uomo buono a nulla, cattivo soggetto, pelandrone). Dal “guappo” napoletano si fa derivare il termine americano Wop, che si usa per indicare in senso dispregiativo gli italiani, ai quali per stereotipo sono attribuiti atteggiamenti spavaldi, volgari e violenti. Anche se, alcuni dicono il contrario: WOP non sarebbe altro che With-Out-Passport. Gli immigrati italiani sprovvisti di passaporto erano malvisti dalla popolazione americana, il cui pregiudizio portò ad identificare ogni italiano come un WOP. Il tentativo di ripetere in italiano questa parola inglese avrebbe dato vita alla parola ‘guappo’, da cui la pronuncia uapp. E chi è? Francesco Barbagallo in “La modernità squilibrata del mezzogiorno d’Italia”, definisce il guappo un “plebeo camorrista“ di origini borghesi, fortemente esibizionista, imprenditore criminale, che svolgeva nella Napoli degli anni...
The Wholly Family, il cortometraggio onirico ambientato a Napoli
Il fascino di Napoli spesso risiede nelle sue assurdità. Girare per le strade della città, in certe mattine particolari – o forse, con una certa predisposizione d’animo… – è un’esperienza difficilmente ripetibile altrove: la sensazione di immergersi in un caos da metropoli, frenetico e insensato, è compensata dall’ironia, dalla bellezza, dalla leggerezza teatrale di scene e di persone. Accomodatevi in platea, oggi si mette in scena qualcosa che vi piacerà, nonostante potreste non capirci molto! Si tratta di una sensazione che forse tutti noi abbiamo sentito allargarsi nel nostro petto; un buon umore inspiegabile, una miriade di scene incomprensibili. E se ne è accorto anche un regista internazionale: Terry Gilliam. Il registra statunitense, infatti, ha diretto nel 2011 un cortometraggio prodotto da quell’orgoglio tutto campano che è il Pastificio Garofalo, e che è ambientato proprio nelle strade della nostra città. Il titolo del cortometraggio è The Wholly Family, ed è ambientato tra i pastori di San Gregorio Armeno, le stanze di un imprecisato albergo di lusso e un inquietante e oscuro mondo dei sogni. Il protagonista è un bambino americano, Jake (interpretato da Nicolas Connolly) in viaggio a Napoli con il padre (Douglas Dean) e la madre (Cristiana Capotondi)....